“Sani da morire” al Cenacolo San Marco
Il lento e abitudinario tran tran dell’estate a Chianciano è improvvisamente sconvolto dalla morte sospetta dell’ottantenne Benito.
La cittadina è preparata ad accogliere qualunque evenienza dovuta all’età avanzata dei suoi villeggianti, ma non è assolutamente attrezzata per gli omicidi. Mentre un paio di scatenate vecchiette, Mercedes e Cisalpina, si improvvisano detective, il comandante Cavicchioli cerca disperatamente di scaricare il caso spinoso su qualcun altro, terrorizzato dal dover interrogare l’unica testimone dei fatti, una centenaria dalla memoria corta.
Cavicchioli aguzza l’ingegno e trova l’uomo che cercava, il commissario Angiolino.
Caduto in disgrazia dopo uno sfortunato scontro a fuoco e relegato al controllo della raccolta differenziata, Angiolino accetta il mandato.
Alle terme, in mezzo a vecchietti vittime e vecchietti assassini, molestato da una diciassettenne decisa a perdere con lui la verginità, Angiolino inizia a capire che quello di Benito è solo il primo di una serie di delitti, che si rivelerà molto più complicata e sorprendente di quanto potesse immaginare.
Sani da morire è un poliziesco insolito, per personaggi e ambientazione, tenero, divertente e innovativo: non conosce infatti né in ambito letterario né in quello cinematografico, anche se l’atmosfera ricorda quella del Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio.
Attrice alla sua quarta prova letteraria, Paola Rinaldi si è formata alla scuola di Gigi Proietti e ha debuttato giovanissima affiancando in televisione Gianni Boncompagni (Discoring nel 1979), al cinema Carlo Verdone (In viaggio con papà di Alberto Sordi, nel 1992) e gli U2 nel videoclip di All I want is you. A darle la celebrità è stata però soprattutto la soap opera Un posto al sole a cui ha dedicato anche il suo primo libro Memorie di una soap operaia (2002) cui è seguito 101 modi per non buttare via nulla (2012) e Il mistero Zefferina scritto con lo zio Carlo Rinaldi nel 2014.
Nel 2015 ha fatto parte della giuria del Terni Film Festival, al quale ha presentato, nel 2016, con il film Il nostro ultimo di Ludovico De Martino.
Sabato 6 maggio alle 17 presenterà il suo nuovo libro al Cenacolo San Marco di Terni (via del Leone 12) nel corso di un incontro condotto da Arnaldo Casali, direttore del Terni Film Festival e al quale interverrà anche Stefania Parisi, direttore dell’Istess.