L’età imperfetta del Terni Film Festival
di Arnaldo Casali
Il Terni Film Festival compie 13 anni ed entra nell’adolescenza: quell’età imperfetta sospesa tra infanzia e giovinezza, esuberanza e fragilità, in cui si cresce a scatti e si è sempre inadeguati: troppo grandi per essere piccoli, troppo piccoli per essere grandi.
Come un adolescente anche il nostro festival è pieno di entusiasmo e di insicurezza, di potenzialità e di rischi, pronto a fare il grande salto che può portare sulla vetta o nel baratro; da adolescenti, d’altra parte, è composto in gran parte il nostro staff e il nostro pubblico.
Per nove giorni, allora, il festival adolescente racconta l’adolescenza attraverso sogni, speranze, ideali, rabbia, amicizia, creatività ma anche identità sessuale, bullismo e anoressia.
Racconteremo l’adolescenza nella cultura islamica e in quella ebraica, ricorderemo giovani che hanno sacrificato la loro vita per un grande ideale, come Jan Palach e Peppino Impastato, ma anche un grande prete che ha dedicato ai ragazzi tutta la sua vita come don Lorenzo Milani e due adolescenti straordinari quali Francesco d’Assisi e Caterina Tramazzoli alias madre Eletta, giovane ternana che ha fondato i Carmeli di Vienna, Graz e Praga.
Parleremo di arte e di grandi sogni con una trilogia dedicata alla danza: ad aprire e chiudere il festival saranno infatti due film dedicati a ragazze che sognano di diventare ballerine: L’età imperfetta di Ulisse Lendaro e In punta di piedi di Alessandro D’Alatri mentre con il corto Inner flame racconteremo la storia di una ragazza israeliana sorda che vuole entrare in un accademia di danza. Il premio alla carriera andrà invece ad una giovane regista che ha dedicato la sua intera opera all’adolescenza: Alice Rohrwacher, di cui verranno proiettati tutti i film.
A un adolescente letteralmente invisibile è dedicato poi quest’anno il premio “Gastone Moschin” che andrà a Marialuna Cipolla, cantautrice che ad appena 19 anni è stata candidata al David di Donatello per un film incentrato su un supereroe tredicenne: Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. Un altro giovane ternano – Mattia Bianchini – è invece autore di un delicato cortometraggio – Uomo – dedicato al rapporto tra un ragazzino e una madre cui dà il volto Valentina Lodovini.
Tra gli ospiti più attesi Terence Hill, che presenterà il suo film (incentrato sull’amicizia tra uomo e una ragazza) e riceverà anch’egli l’Angelo alla carriera. Il Festival quest’anno inaugura poi due nuove sezioni: “Come ci vedete”, riservata a corti realizzati da immigrati che vivono in Italia e “L’età imperfetta” in cui i giovani parlano dei giovani e vengono giudicati da coetanei.
Dopo il primo incontro svoltosi a Barcellona nel 2016 e il secondo a Trento nel 2017, il Terni Film Festival ospita poi il terzo meeting internazionale dei direttori di festival cinematografici interreligiosi, che vedrà testimonianze – tra l’altro – dalla Catalogna, la Slovacchia, il Bangladesh, l’Argentina, la Polonia, la Francia, l’Armenia e l’Ucraina.
Il focus è dedicato invece alla Nigeria e vedrà canti, danze, una cena etnica, ma anche un incontro dedicato alla tratta delle prostitute e la partecipazione di giocatori di basket di origine nigeriana che militano nella Nazionale italiana. Come sempre, i film in concorso arrivano da ogni angolo del mondo: si spazia dagli Stati Uniti all’Iran, dall’Egitto al Kenya passando per Turchia, Arabia Saudita, Spagna, Israele, India, Siria.
Tra i tanti ospiti che si avvicenderanno sul palco del Politeama: Fabrizio De Rossi Re, Jerzy Stuhr, Guglielmo Poggi, Paolo Genovese, Marina Occhionero, Ulisse Lendaro, Alessandro D’Alatri, Annalisa Aglioti, Elisabetta Pellini, Gaia De Laurentiis, Angelo Longoni, Krzysztof Zanussi, Massimiliano Coccia, Lucilla Galeazzi, Adelmo Togliani, Cristina Puccinelli, Eleonora Ivone, Samad Zamadlii, Massimiliano Bruno e un’icona comica della nostra, di adolescenza: Gegia.