Voci di uomini che hanno ucciso le donne
In Italia ogni due giorni viene uccisa una donna: è quanto emerge dall’analisi statistica del Ministero della Giustizia, che reca cifre impressionanti: 150 casi di femminicidio all’anno in Italia per un totale di circa 600 omicidi negli ultimi quattro anni.
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Istess in collaborazione con l’Accademia Rousseau, apre un dibattito sul dramma dei femminicidi a partire dal libro, scritto dalla giornalista Vanna Ugolini e dalla psicologa Lucia Magionami: Non è colpa mia. Voci di uomini che hanno ucciso le donne, edito da Morlacchi.
Il libro raccoglie le interviste a tre assassini che stanno scontando la loro pena in carcere.
La distribuzione territoriale delle donne uccise (in rapporto alla popolazione femminile residente) negli anni 2012-2016 vede l’Umbria al primo posto con il 7,8%, segue la Calabria con il 6,8 e la Campania con il 6,5%.
“Occorre assolutamente intensificare ogni attività, culturale in primis e poi anche politica e sociale – commenta Stefania Parisi – per contrastare più efficacemente il perpetuarsi di questa drammatica situazione”.
IL LIBRO
Ci sono mille altri modi. La violenza è una scelta, una scelta da non fare.
Vanna Ugolini
Laureata in Economia, giornalista, è responsabile della redazione di Terni de «Il Messaggero». Si è occupata di cronaca nera e giudiziaria seguendo i casi più importanti avvenuti prima in Romagna e poi in Umbria. Ha partecipato come docente a master post-universitari sulla comunicazione per l’Università degli Studi di Perugia e come relatrice a numerosi convegni su temi legati allo sfruttamento della prostituzione e violenza contro le donne. Nel 2011, insieme al Siulp, (sindacato di polizia) ha prodotto un documentario verità sullo spaccio di droga a Perugia dal titolo Zbun. Cliente. Ha pubblicato diversi libri tra cui Tania e le altre. Storia di una schiava bambina (Stampa Alternativa, 2007), con cui ha vinto il Premio Le Ragazze di Benin City (2008) e Nel nome della cocaina (Intermedia Edizioni, 2011). È presidente dell’associazione Libertas Margot, composta da professionisti che si occupano di violenza di genere.