Terni Film Festival, bilancio della sessione online
80 opere in concorso e 20 incontri in diretta in 9 giorni per un totale di 40mila spettatori da 50 paesi diversi.
Questi i numeri della sessione online del Terni Film Festival 2020, andata in scena dal 7 al 15 novembre su Vimeo, Youtube e Facebook e che ha rappresentato la prima parte della sedicesima edizione della kermesse organizzata dall’Istess con Laboratorio Idea e associazione San Martino con il sostegno della Regione Umbria e il Ministero per i Beni culturali.
A tracciare il bilancio il vescovo Giuseppe Piemontese, la direttrice dell’Istess Stefania Parisi, il presidente di San Martino Francesco Venturini e il direttore artistico Arnaldo Casali, con una conferenza stampa – ovviamente online.
Un’edizione quasi improvvisata, quella che si è svolta dal 7 al 15 novembre, visto che solo a due settimane dall’inizio (previsto al cinema Politeama) il dpcm del 25 ottobre ha costretto a rivedere completamente la formula.
Sembrava una soluzione tampone, e invece ha visto il festival moltiplicare in modo esponenziale il successo, con otto volte più spettatori rispetto all’edizione 2019.
I film hanno avuto in tutto 15.464 visualizzazioni con una media i 1700 spettatori al giorno, con un picco di 8.358 per un solo film.
La parte del leone, tra gli spettatori, la fanno gli ultra 65enni, che rappresentano il 44% del pubblico, il 22% è composto invece da persone tra i 45 e i 54 anni, il 9,3% da giovani tra 18 e 24 anni, il 7,7 i 35 e i 44 anni e il 7% tra 25 e i 34.
Interessante il dato geografico: “Da quindici anni il festival ha una dimensione internazionale – spiega Casali – perché i film e gli ospiti vengono da tutto il mondo, sono state organizzate trasferte all’estero e di noi hanno parlato anche giornali stranieri, ma fino all’anno scorso il pubblico era composto al 99% da ternani. Quest’anno invece siamo stati seguiti da tutti i continenti”.
Se gli 11 film (di cui 4 anteprime nazionali e due anteprime assolute), i 25 documentari e i 44 corti provengono da 22 paesi diversi e 5 continenti, il festival è stato seguito da ben 50 paesi.
Il concorso ha visto presente l’Italia con 43 opere in gara, seguita da Israele e Francia (5 ciascuno), Germania, Turchia e Gran Bretagna (3), India e Polonia (2). Rappresentati anche Iran, Brasile, Marocco, Taiwan, Norvegia, Australia, Stati Uniti, Danimarca, Irlanda, Bhutan, Estonia, Austria, Portogallo e Russia.
Gli spettatori, invece, oltre che dall’Italia, hanno seguito il festival dal Regno Unito, Brasile, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Stati Uniti, Belgio, Russia, Perù, Olanda, Polonia, Australia, San Marino, Israele, Argentina, Estonia, Austria, India, Irlanda, Singapore, Giappone, Messico, Turchia, Grecia, Romania, Croazia, Norvegia, Albania, Panama, Ghana, Tailandia, Danimarca, Giordania, Bolivia, Canada, Ecuador, Malta, Città del Vaticano, Serbia, Kenia, Iraq, Ungheria, Colombia, Arabia Saudita e Marocco. E non è nemmeno mancato uno spettatore dal Vietnam.
Per quanto riguarda gli incontri in diretta, oltre 70 gli ospiti intervenuti in collegamento internet da una decina di paesi diversi tra i quali Libano, Ucraina, Svezia, Inghilterra, Polonia, Spagna e India. Tra questi Giorgia Surina, David Zed, Federico Ielapi, Luca Parmitano, Maria Grazia Cucinotta, Angelo Longoni, Giulio Base, Alberto Crespi, Michela Giraud, Ninni Bruchetta e Alberto Maggi; David Riondino è venuto a Terni per intervenire direttamente dallo studio allestito al Cenacolo San Marco mentre Marialuna Cipolla ed Eugenio Bennato hanno cantato e suonato in streaming.
Gli incontri dal vivo hanno avuto – ad oggi – 24.844 spettatori (sommando le visualizzazioni su facebook e quelle su youtube) con una media di oltre 3200 al giorno; l’incontro più partecipato è stato quello organizzato in collaborazione con la questura per la presentazione del docufilm su Roberto Antiochia (poliziotto ternano ucciso dalla mafia nel 1985) con oltre 4200 visualizzazioni, di cui circa la metà in diretta.
“L’incontro meno partecipato – continua Casali – ha avuto – ad oggi – 334 spettatori, ovvero più dei maggiori successi che abbiamo mai registrato al cinema, la cui capienza è di 300”. Numeri che interrogano, quindi sul futuro del festival.
Nonostante questo, hanno ribadito padre Piemontese e Stefania Parisi, il festival online non può sostituire l’incontro al cinema e dal 14 al 18 aprile è prevista la “seconda ondata” con nuovi incontri e le premiazioni al cinema Politeama.
Intanto, il festival continua: oltre a rilanciare con cadenza settimanale gli eventi online su facebook e youtube, alcuni film torneranno visibili al pubblico nei prossimi giorni. Per Natale sono poi previsti quattro special “che ci aiuteranno a stare insieme e a condividere arte anche a distanza”. Sono previsti incontri, cortometraggi, video racconti, musica e molto altro.
Il progetto Innovater e il concorso per opere in realtà virtuale
Il progetto Innovater, promosso dall’associazione San martino, Caritas e Laboratorio Idea con il sostegno della Regione Umbria e fondi europei ha partecipato al Terni film Festival con il suo laboratorio video e la presentazione di due documentari prodotti e realizzati dal progetto stesso e dai beneficiari dei laboratori che si organizzano gratuitamente.
Il primo documentario presentato è quello relativo alle opere segno e di prossima distribuzione su piattaforme nazionali. Il secondo progetto è frutto del laboratorio audiovisivo con i minori non accompagnati del progetto casa di accoglienza di Amelia.
“Con i ragazzi – spiega Francesco Venturini – si sta realizzando un progetto di serie web sulla preparazione ad una partita di calcio, che diventa metafora del loro sogno e di speranza. Inoltre si è organizzato per l’intera settimana dal 7 novembre al 15 novembre, il primo “museo” della realtà virtuale. Attraverso prenotazione obbligatoria, e rispettando tutti i protocolli di sicurezza anti-covid-19, si è potuto realizzare un palinsesto di proiezioni per video a 360° e realtà virtuale in concorso al festival nella nuova sezione riservata alle opere in realtà virtuale e aumentata”.
Nell’arco della settimana decine di persone hanno prenotato e hanno potuto vivere questo tipo di esperienza immersiva. Tra le proiezione a 360° è stata presentato anche una produzione Innovater: Voce del verbo nonostante tutto.
Inoltre il progetto ha preso parte attivamente a quattro dirette live del Festival, presentando il progetto e gran parte degli aspetti dei laboratori video.