Riccardo Leonelli: ecco il mio festival
di Fabrizio Donatelli
Prima riunione al Cenacolo di San Marco per il neo direttore artistico del Terni Film Festival Riccardo Leonelli.
All’incontro hanno anche partecipato da remoto Katia Malatesta e Simone Semprini, elementi di spicco del Religion Today di Trento che da anni sono pure nello staff della kermesse ternana, gemellata con quella trentina.
Leonelli ha tracciato a grandi linee una panoramica su ciò che vorrebbe ci fosse nella diciassettesima edizione (che ricordiamo si terrà dal 6 al 14 novembre), a cominciare da una serie di ospiti importanti. “In primis Pupi Avati, che proprio in questo periodo sta girando un film in Umbria su Dante, di cui ricorrono i 700 anni dalla scomparsa”. Un altro grande nome che il famoso attore sogna di portare al festival, oltre al regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì, è Luca Manfredi, che di recente ha pubblicato Un friccico ner core. I 100 volti di mio padre Nino, libro dedicato all’indimenticabile artista ciociaro nel centenario della sua nascita. “Manfredi sta già presentando la sua opera in giro per l’Italia, in quanto la sua casa editrice (la Rai Libri) si è impegnata con le librerie affinché queste ultime acquistino alcune copie da mettere poi in vendita durante i festival”, ha continuato Leonelli, che punta altresì a far proiettare al TFF i film meno conosciuti di Nino.
Il nuovo direttore auspica inoltre che gli ospiti più affezionati del festival (due su tutti Krzysztof Zanussi e Alessandro D’Alatri) possano tenere delle masterclass. “Queste lezioni si terrebbero di mattina proprio al Cenacolo, con la presenza al massimo di venti studenti”, ha aggiunto.
Un’altra cosa a cui tiene fortemente Leonelli è il coinvolgimento dei giovani: “Di sicuro ripartiranno i cineforum mattutini con le scuole (sospesi a causa della pandemia). In più verrà istituito un bando in cui ciascun istituto cittadino dovrà produrre un cortometraggio (della durata massima di 5 minuti) che sarà in gara al festival. Il migliore verrà premiato con un angelo nella giornata conclusiva della manifestazione.”
E il rinnovamento passa anche dallo staff. Pur confermando la ‘vecchia squadra’ messa su dal suo predecessore Arnaldo Casali, Leonelli ha già presentato una ‘new entry’ di rilievo. Si tratta di Filippo Lupini, che, nonostante i suoi soli 22 anni, è già il regista della longeva trasmissione di Rai 3 Geo. Altri due componenti, che ancora frequentano la scuola, potrebbero ben presto entrare nella compagine e occuparsi dell’account di Instagram. Ma per ora il diretto interessato non vuole sbilanciarsi troppo.
E piuttosto spera nel recupero del Videocentro di Terni (realizzato all’interno delle ex Officine Bosco), possibilmente con il sostegno di Daniele Procacci, nipote di Lino, l’ideatore di Domenica in. “Daniele si occupa di realtà virtuale. E’ specializzato nella parte fumettistica e ha addirittura lavorato con la Marvel. Ho avuto modo di conoscerlo di persona qualche giorno fa e mi auguro che con la sua passione si possa raggiungere questo obiettivo”, ha detto ancora Leonelli.
Senza nascondere che il lavoro da fare è tanto. “Ci sono già oltre 800 video (tra lungometraggi, cortometraggi e documentari) da esaminare sulla piattaforma FilmFreeway. Conta sì la qualità, ma anche l’attinenza al tema”. Al centro, per il direttore artistico, “non c’è solamente l’aspetto religioso (e non potrebbe essere altrimenti per un festival chiamato Popoli e religioni), ma anche la questione sociale dell’integrazione.”
Conclusione affidata ad Arnaldo Casali, adesso direttore dell’Istess, che ha ricordato un appuntamento molto importante: “Il 23 agosto saremo a Perugia ad incontrare l’assessore regionale alla cultura Paola Agabiti”. Casali vuole che i cinque principali festival umbri siano “una risorsa e non un problema”, e propone un premio per il cinema in Umbria, vale a dire un riconoscimento per un personaggio umbro (sia d’origine che d’adozione) che ha reso grande la regione in questo ambito, esteso anche a una figura che ha dato lustro a questa terra.