Tertio Millennio Il cinema cura dell’anima

di ANGELA CALVINI

Cinema per il dialogo e la riflessione, con una particolare attenzione a storie di marginalità. È questo il cuore della XXV edizione del Tertio Millennio Film Fest ( TMFF), il festival cinematografico del dialogo interreligioso, dal titolo “Prendersi cura – Quando il cinema guarda e non passa”. Al via oggi a Roma da oggi al 13 novembre presso il Cinema Doria, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, il festival diretto da Marina Sanna e Gianluca Arnone propone in anteprima 16 film – 8 lungometraggi e 8 cortometraggi – provenienti da 15 Paesi.
«L’incontro, al di là di differenze e pregiudizi, è uno dei perni di questa stagione del cinema – dichiara monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo che organizza il festival – e anche il nostro festival Tertio Millennio viaggia in questa direzione.
Edizione che valorizza titoli che parlano di solidarietà e realizzazione di sé, del tentativo di affrancarsi da posizioni di marginalità imposte da retaggi culturali o sociopolitici. È una grande responsabilità per Fondazione Ente dello spettacolo perché a volere questo festival fu Giovanni Paolo II che vide nel cinema il mezzo per interrogare il tempo presente». Il festival vanta anche la preziosa collaborazione con l’Ufficio nazionale per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei. Ieri, presso la Filmoteca Vaticana, preapertura con la proiezione del film Futura. Il film di Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher che fa parlare i giovani, ha ricevuto il Premio Fuoricampo assegnato dai festival Tertio Millennio Film Fest, Religion Today di Trento e Popoli e Religioni di Terni al film italiano che più ha saputo raccontare la ricerca del significato della vita.
Aggiunge il prefetto per il Dicastero per la comunicazione della Santa Sede Paolo Ruffini: «Questo festival mostra quanto il cinema sia importante per fermarsi a vedere le cose, per dare una prospettiva alle cose, per saperle leggere. Questo è il cinema che ci piace, quello che sa vedere il futuro nel presente».
Oggi apertura con due anteprime internazionali. The Sleeping Negro: il regista e protagonista afroamericano Skinner Myers, che sarà presente, affronta la questione razziale negli Stati Uniti. Segue l’olandese De Oost di Jim Taihuttu. Il 10 novembre Il Capitano Volkonogov è scappato dei registi russi Natasha Merkulova e Aleksey Chupov con la star Yuri Borisov che sarà presente in sala. L’11 novembre Miracol del romeno Bogdan George Apetri e Abu Omar, sul dialogo tra israeliani e palestinesi: attesi il regista Roy Krispel e l’attrice Shany Verchik. Il 12 novembre dalla Francia Al Cento per Cento di Eric Gravel e Rehana di Abdullah Mohammad Saad dal Bangladesh.

(Avvenire