Gli immigrati di seconda generazione si raccontano al Terni Film Festival
Daniel è l’unico poliziotto di origine africana del Reparto Mobile di Roma. Deve sgomberare un palazzo occupato in cui vivono 150 famiglie. Una è la sua.
E’ la storia raccontata da Il legionario: il film di Hleb Papou tratto dal cortometraggio presentato con successo al Terni Film Festival nel 2018, e che torna al Politeama di Terni giovedì 17 novembre alle 21, presentato dal regista e dai tre protagonisti Germano Gentile, Maurizio Bousso e Marco Falagusta.
Una storia di immigrati di seconda generazione, raccontata da immigrati di seconda generazione: sia Gentile che Bousso sono infatti italiani di origine africana, mentre Papou è nato in Bielorussia ma vive in Italia dall’età di dodici anni.
La pellicola, peraltro, è stata girata all’interno di un vero stabile occupato di Roma, nei pressi di San Giovanni, salito all’onore delle cronache quando – tre anni fa – il cardinale Krajewski riattaccò la corrente togliendo i sigilli che erano stati posti. La vicenda viene rievocata nello stesso film dove compare anche il personaggio del cardinale polacco.
Al film ha lavorato anche, come direttrice del casting, la ternana Giulia Fusaroli, che interverrà alla proiezione del film, in concorso alla kermesse diretta da Moni Ovadia, e che sarà preceduta dal videoclip Immigrato di Checco Zalone, interpretato dallo stesso Bousso insieme a Emanuela Fanelli, e sarà replicato venerdì mattina per le scuole.
Il focus sugli immigrati di seconda generazione prosegue poi sabato 19 novembre con Phaim Bhuiyan e Bangla – la serie.
Il programma della giornata di giovedì 17 si apre alle 16 con il film marocchino Final Round e prosegue con film, documentari e cortometraggi provenienti da Italia, Israele, Cina, Pakistan e Iran.
La giornata di venerdì sarà segnata invece dal focus sull’Iran – con corti, documentari, film e le testimonianze della pittrice Rasta Safari e del gruppo Donne di Fede in Dialogo di Religions for Peace Italia e dalla serata dedicata alla lotta allo spreco alimentare, che prevede una cena preparata da Andy Luotto all’Osteria dell’Olmo e la prima assoluta del film Non morirò di fame di Umberto Spinazzola, accompagnata dal corto Quel che resta prodotto da Giffoni e interpretato dallo stesso Luotto.
Intanto, alla Biblioteca Comunale dalle 15.30 alle 18.30 possono essere visionate le opere in realtà virtuale e aumentata in concorso.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero.
Per prenotarsi alla cena – che ha un costo di 25 euro – si può contattare l’Osteria dell’Olmo al numero +39 0744 285024.