Terni Film Festival – Domenica 17 novembre

Cento anni fa nasceva Achille Togliani, uno dei più grandi personaggi del mondo dello spettacolo italiano del Novecento. Cantante e attore, è stato partner di Sophia Loren e uno dei fondatori del Festival di Sanremo.

Il Terni Film Festival gli rende omaggio in apertura della seconda edizione della seconda giornata, con il documentario Parlami d’amore diretto dal figlio Adelmo, proiettato al Cinema Politeama domenica 17 novembre alle 15.30.

Alle 17 sul palco del cinema ternano sale invece Marco Risi, anche lui figlio di uno dei più gandi nomi della commedia italiana – Dino Risi – ma anche padre nel post-neorealismo con film che hanno segnato la storia recente del cinema italiano, da Mery per sempre a Fortapasc, da Soldati 365 all’alba a Il muro di gomma.

Risi presenterà il suo ultimo film – Il punto di rugiada – uscito nel 2023, in cui un ragazzo viziato e sregolato, dopo aver causato ubriaco un incidente stradale è costretto a svolgere i lavori socialmente utili in una casa di riposo.

A chiudere il pomeriggio l’incontro con gli utenti della Casa del giovane di Piediluco, struttura che compie quest’anno 60 anni: fondata dall’allora parroco per i ragazzi senza famiglia, gestisce oggi progetti sociali per pazienti con disturbi psichici tesi ad un reinserimento sociali e a migliorare la qualità della vita.

Saranno proprio gli utenti e gli operatori della Casa del Giovane a presentare il corto Le cinque stagioni realizzato dal Laboratorio fotografico della struttura.

La serata di domenica – inizio alle 21 – sarà dedicata invece a un luogo culto della cultura a Terni: la Tipografia-cineclub Visconti, a cui è dedicato il documentario in concorso Note per un buon uso delle rovine di Alice Visconti e Oreste Crisostomi.

A confrontarsi con il pubblico, oltre ai due autori, anche il produttore cinematografico Claudio Gabriele, il regista Paolo Liberati e un ospite d’eccezione: Oreste Scalzone.

Esponente di spicco di Potere Operaio e Autonomia Operaia, è stato tra i protagonisti degli anni di piombo. Condannato in contumacia per associazione sovversiva, fuggì in Francia con l’aiuto di Dario Fo, Franca Rame e Gianmaria Volontè e da allora vive a Parigi, protetto fino al 2007 dalla Dottrina Mitterand e da allora da uomo libero.

Amico della famiglia Visconti, Scalzone è tra i protagonisti del documentario e la proiezione rappresenta l’occasione per un ritorno nella città dove è  nato nel 1947.