The Big Blue – la speranza ostinata
Una “speranza ostinata” anche in un oceano di tristezza. Questo è il messaggio della XX edizione del Terni Film Festival: un battello carico di cinema, incontri, musica, spettacoli e messaggi di pace, che salpa sabato 16 per proseguire fino a domenica 24 novembre 2024.
Organizzato da Istess Cinema con il sostegno della Fondazione Carit, il Ministero della Cultura, la Regione Umbria e il Comune di Terni, il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e la collaborazione dell’impresa sociale San Martino, Signis International, e la Filmoteca Vaticana, la kermesse dedicata all’incontro tra popoli e religioni presenta un programma ricchissimo (nonostante il budget dimezzato) che per nove giorni animerà il Cinema Politeama, la Bct e il Cenacolo San Marco, con eventi tutti a ingresso gratuito.
Andrea Roncato, Cristiana Dell’Anna, Gildo Claps, Gianmarco Saurino, Rosa Diletta Rossi, Marco Pontecorvo, Fabio Bussotti, Gabriella Compagnone, Pubble, Casa Abis, Oreste Scalzone, Marco Risi, Alberto Maggi e Phaim Bhuyian: sono solo alcuni dei protagonisti di quest’edizione del festival diretto da Moni Ovadia. 77 le opere in mostra: tra queste 7 film in concorso, 12 documentari, 22 cortometraggi, 14 corti di animazione, 3 opere in realtà virtuale, 1 serie televisiva, 2 spettacoli teatrali, 3 incontri e 13 opere fuori concorso.
Anche quest’anno il festival porta il mondo a Terni e Terni nel mondo: le opere in concorso arrivano da 4 continenti e 24 paesi diversi: l’Italia fa ovviamente la parte del leone con 49 opere, seguita da Bangladesh e Iran (3), Turchia, Francia, Giappone e Polonia (2), e – con un’opera ciascuno – Belgio, Brasile, Cina, Olanda, Messico, Giordania, Marocco, Pakistan, Stati Uniti, Albania, Repubblica Ceca, Iraq, Corea, Tahilandia, Regno Unito, Israele e Palestina.
6 le opere originarie del territorio ternano: 2 corti (Le cinque stagioni a cura della Casa del Giovane di Piediluco e La ragazza dagli occhi d’oro di Lucrezia Proietti) 3 documentari (Sarò l’amore… sarà l’amore di Silvia Imperi, Note per un buon uso delle rovine di Alice Visconti e Oreste Crisostomi e C’era una volta a Greccio di Luca Mannaioli) e un film (La Stella di Greccio di Arnaldo Casali).
Tanti i focus su importanti figure religiose: dall’anteprima di Il monaco che vinse l’Apocalisse – il film su Gioachino da Fiore di Jordan River, in grado di sposare teologia ed effetti speciali – che apre il festival sabato 16 novembre, a Francesca Cabrini (sabato 16 alle 21), Teresa di Lisieux e santa Bernardette (mercoledì 20).
Ma si parlerà anche di personaggi che hanno fatto la storia dello spettacolo italiano, come Achille Togliani, omaggiato a 100 anni dalla nascita dal documentario diretto da suo figlio Adelmo, della della condizione delle case di riposo con Marco Risi e della leggendaria tipografia-cineclub Visconti.
Come ormai tradizione, la giornata del lunedì è dedicata ad una maratona di 12 ore di cinema al Cenacolo San Marco, in cui verranno proiettate non-stop le opere in concorso da mezzogiorno a mezzanotte. Sempre il Cenacolo San Marco martedì 19 alle 21 ospita la puntata 800 del podcast Adesso in onda in cui verranno celebrati i 25 anni di “Adesso” (la rivista ufficiale del festival) con i giornalisti della redazione originaria e le musiche di Emanuele Cordeschi e Marialuna Cipolla.
Se lo scorso anno il focus francescano aveva celebrato gli 800 anni del presepe di Greccio proiettando in anteprima assoluta l’ultimo film prodotto sul santo di Assisi quest’anno celebra gli 800 anni delle stimmate con il primo film in assoluto: Il Poverello di Assisi del 1911; un evento organizzato in collaborazione con la Filmoteca Vaticana (in cui è custodita una rarissima copia dell’opera) con le musiche eseguite dal vivo.
Oltra a riproporre La Stella di Greccio e – in anteprima assoluta – il documentario C’era una volta a Greccio che ne racconta la lavorazione, il focus francescano presenterà anche un corto realizzato da Luca Mannaioli che ripercorre la visione delle stimmate al cinema dal 1911 al 2024. Nel corso della serata verrà consegnato il Premio Ubaldi Moschin a Fabio Bussotti, attore originario di Trevi, vincitore del Nastro d’Argento per Francesco di Liliana Cavani, tornato ad interpretare frate Leone 35 anni dopo proprio nella Stella. Reduce da Berlinguer di Andrea Segre – dove interpreta Armando Cossutta – Bussotti tornerà nel ruolo di Leone anche in La leggenda dei tre compagni, in cui affianca Francesco Salvi negli inediti panni del Poverello.
Il focus sulla violenza di genere organizzato con l’associazione San Martino sarà dedicato invece a Elisa Claps, l’adolescente uccisa nel 1993 il cui cadavere fu ritrovato solo diciassette anni dopo nel controsoffitto di una chiesa. A commentare la proiezione della serie Rai Per Elisa di Marco Pontecorvo, insieme al regista, ci saranno Gildo Claps – fratello di Elisa – e Gianmarco Saurino che lo interpreta nel film, insieme a buona parte del cast della serie: Rosa Diletta Rossi, Vincenzo Ferrera e Giacomo Giorgio.
Un altro tributo riguarda Paolo Borsellino, con il corto interpretato da Rosario Terranova, mentre un’intera giornata sarà dedicata al Bangladesh, con film e corti, ma anche – come da tradizione – canti, balli e degustazioni offerte dalla comunità bangladese di Terni. Ospiti illustri della giornata saranno il più celebre “bangla” italiano: Phaim Bhuyian – che tornerà a presentare il suo film – e il direttore del festival di Dhaka: Ahmed Muztaba Zamal.
Sarà, quella di quest’anno, anche un’edizione particolarmente social: non solo perché tutti gli eventi verranno trasmessi in diretta sul canale youtube di Istess Media, ma anche perché tra i protagonisti ci saranno anche due celebri youtuber: Pubble – al secolo Paola Ceccantoni – che con il suo stile irriverente parlerà di informazione e manipolazione delle coscienze a partire dai conflitti a Gaza e in Ucraina in un incontro dall’emblematico titolo “1984 Adesso”. Stella e Gabriele Abis, invece – la coppia più celebre dei social – proporranno gli sketch del loro spettacolo “Casa Abis” sul palco del cinema Politeama, creando una suggestiva commistione tra web, teatro e cinema.
Il festival approda al Politeama dopo aver annoverato quest’anno ben due anteprime: la prima a Orvieto e Marmore, dove dal 20 al 22 settembre ha aperto il festival itinerante Umbria, i sapori del cinema e l’altra l’11 novembre a Roma, dove all’Università Gregoriana è stato consegnato il Premio Fuoricampo (assegnato dal festival ternano insieme a Religion Today di Trento e Tertio Millennio di Roma) al film Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffma: racconto di un’adozione ispirata a una storia vera e interpretato dai reali protagonisti di quella storia.