L’evangelizzazione nel recente magistero dei papi
Dopo la presentazione del libro Il logos della fede tra ragione, rivelazione e linguaggio di Maksym Adam Kopiec, francescano dell’ordine dei Frati Minori e professore di teologia fondamentale nella facoltà di teologia della pontificia università Antonianum, avvenuta lo scorso anno, l’Istess ha curato, nei giorni scorsi, la presentazione di una seconda fatica dallo stesso autore: Il libro intitolato L’evangelizzazione nel recente magistero dei papi edito dalla Kion.
A 50 anni dal Concilio Vaticano II come è cambiata la Chiesa? Quali le nuove sfide del tempo odierno?
Questi gli interrogativi a cui il testo di padre Kopiec cerca di dare risposta, in un percorso di rivisitazione storico-culturale e religiosa dell’ultimo mezzo secolo. L’autore esamina i principali documenti a partire dal Concilio Vaticano II che hanno per oggetto il tema della evangelizzazione (l’Ad gentes dello stesso Concilio Vaticano II del 1965, l’Evangeli nuntiandi di Paolo VI del 1975, la Redemptoris Missio di Giovanni Paolo II del 1990, La Verbum Domini di Benedetto XVI del 2010, Evangelii Gaudium di Papa Francesco del 2013) ed evidenzia come l’evangelizzazione che appartiene al dna della chiesa, ne costituisce, cioè, la sua ragion d’essere; è in funzione della felicità dell’uomo che trova nell’accoglienza di essa la sua umanizzazione; non è una imposizione ma una proposta; ne sottolinea la necessaria trasformazione dei metodi con cui la proposta è stata fatta e deve essere fatta perché “il diventare e l’essere cristiano non è qualcosa che possa essere definitivo valido atemporalmente, ma va accolto costantemente sulla base delle situazioni in mutamento e deve continuamente dar prova di sé.”
Oltre all’autore, al cenacolo San Marco, sono intervenuti il teologo don Gianni Colasanti, la direttrice dell’Istess Stefania Parisi e Giuliana Crispolti, titolare della la casa editrice Kion.