Progetto alternanza scuola-lavoro per mediatori culturali
Futuri mediatori culturali: questo l’obiettivo formativo del secondo corso di alternanza scuola-lavoro realizzato all’interno degli Istituti Statali “Angeloni” di Terni, nell’indirizzo di Scienze Umane, proposto dall’ISTESS anche per l’anno scolastico 2018-2019, grazie all’accoglienza della proposta pervenuta da parte della dirigente scolastica Michela Boccali, sempre molto attenta alle problematiche socio-pedagogiche.
Hanno aderito le classi 3B e 4B, in totale 47 studenti che da novembre 2018 hanno percorse una serie di tappe teorico-pratiche che si concludono giovedì 30 maggio all’auditorium della scuola presso le ex Officine Bosco, a Terni, a partire dalle ore 10,30.
Gli studenti vi hanno partecipato con crescente entusiasmo, coinvolgendosi particolarmente nelle esperienze concrete di ascolto e lavoro con gli immigrati, sia nel centro di accoglienza ad Amelia, per minori non accompagnati, sia nel carcere di Terni, sia nel servizio alla mensa San Valentino che nella sede del Commercio solidale in Via Vollusiano. Con la guida attenta e sapiente dei docenti della scuola Mauro Biscetti e Antonella Bravi e il tutor dell’Istess Maria Molè, hanno scoperto non solo la bellezza del volontariato ma anche i necessari prerequisiti per ogni attività di mediazione culturale che si intenda fare.
“Le lezioni dei filosofi – hanno osservato gli studenti al termine del loro itinerario – hanno mostrato la loro vera portata nella concretezza delle azioni vissute poi all’interno dei vari centri- servizio per gli immigrati”.
Hanno capito, man mano sempre di più, la necessità della mediazione culturale, di cui tutti dovremmo apprendere l’arte dal momento che oggi viviamo in contesti multietnici e multiculturali che ci interpellano personalmente e ci chiedono nuovi atteggiamenti verso gli altri.
Infatti, come sappiamo, per mediazione culturale non si intende tanto l’opera dei “traduttori linguistici” quanto la capacità di mettere in comunicazione contesti culturali tra loro diversi, restituendo a ciascuno la propria specificità.
E’ un lavoro estremamente delicato quello del mediatore culturale, egli si muove tra più culture, tra più lingue, tra più religioni, tra più valori, tra più morali.
ATTIVITA’ SVOLTE NEL PROGETTO
a) Incontro a scuola, nei primi giorni di novembre, con il direttore della CARITAS di Terni per comprendere il significato della mediazione culturale e impostare il percorso in modo condiviso.
b) Partecipazione, in novembre, al Filmfestival “Popoli e Religioni”e alle proiezioni internazionali mattutine per le scuole.
c) Partecipazione a 3 DIALOGHI FILOSOFICI sul tema del dialogo intergenerazionale e dell’ascolto
d) Partecipazione a 4 Laboratori pedagogici ed esperienziali al Cenacolo S. Marco.
e) Partecipazione alla Rassegna libri sulle problematiche dell’integrazione, al Cenacolo san Marco,
f) Attività di tirocinio per h. 14 presso i servizi Caritas di Terni.