Terni Film Festival, focus sul cineam umbro, il testamento artistico di Rutger Hauer e il ritorno di Francesco Salvi
Luigi Barzini, Francesco Salvi, Pietro Pulcini: sono loro i protagonisti della settima giornata di Popoli e Religioni – Terni Film Festival, in programma il 15 novembre, che si aprirà la mattina alle 9 con tre appuntamenti in contemporanea: due workshop per le scuole al Museo Diocesano e al Teatro Don Bosco e una conferenza per giornalisti aperta al pubblico al Cenacolo San Marco, dove Roberto Conticelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria ed Erika Pontini, giornalista de “La Nazione”, rievocheranno la figura di Luigi Barzini, il primo inviato della storia del giornalismo, in una lezione valevole per la formazione permanente degli iscritti all’Ordine.
Nel pomeriggio alle 14 il festival si sposta nel Carcere di massima sicurezza di Terni, dove verrà presentata ai detenuti la docuserie Rai Boez – Andiamo via realizzata proprio da detenuti.
Alle 16 si torna al cinema Politeama con il corto Sleepless/Repeat until death di Sil Van der Woerd e Jorik Dozy e Brotherhood (incentrato su una famiglia divisa dall’Isis) e il corto ambientalista Requiem, sorta di testamento artistico di Rutger Hauer, che ne è regista e protagonista e incentrato sulla scomparsa delle balene.
Sarà poi la volta del film in concorso Fatwa di Mahmoud Ben Mahmoud.
La serata si aprirà con un focus sul cinema in Umbria: ad aprirla alle 21 Tante Care Cose, corto in concorso del regista ternano David Fratini a seguire Shooting Terni, cortometraggio realizzato dagli studenti del Lice Classico “Tacito” di Terni, che raccoglie le immagini di tutti i film girato nel territorio ternano, da Acciaio di Pirandello a La vita è bella di Roberto Benigni. Sarà poi il momento della consegna del premio “Gastone Moschin”, riconoscimento che viene assegnato ogni anno a personaggi che hanno aiutato a far crescere l’industria cinematografica e televisiva in Umbria.
Nel ventesimo anniversario di Don Matteo, il più celebre prodotto televisivo realizzato in Umbria (prima a Gubbio e poi a Spoleto) il premio Moschin sarà consegnato a Pietro Pulcini, attore narnese da sempre nel cast della serie a fianco a Terence Hill e Nino Frassica.
A chiudere la serata il ritorno al festival, dopo cinque anni, di Francesco Salvi: il celebre attore, che ha segnato la storia della comicità italiana con C’è da spostare una macchina e si è fatto apprezzare dalle nuove generazioni per serie popolari come Un medico in famiglia e Un passo dal cielo, presenta in anteprima nazionale un film che ha prodotto e interpretato in Inghilterra: The Game Changer di Thomas Kadman, singolare storia incentrata su un giovane “tester” di videogiochi.
Sabato focus sulla sindrome di down (con due cortometraggi, uno italiano e uno russo) e intelligenza artificiale, il debutto di Elena Bouryka in veste di regista con Walter Treppiedi e l’ultimo film in concorso: Go Home – a casa loro di Luna Gualano, che vede un neofascista allearsi con gli immigrati di un palazzo occupato abusivamente per combattere un’invasione di zombie.