Giorgio Pasotti annuncia il suo nuovo film da regista, Maratona di 12 ore al Cenacolo San Marco

“Ho già programma un terzo film da regista, le cui riprese partiranno nella primavera del 2022. Sono riuscito a mettere insieme la produttrice del primo film che ho scritto, i produttori di Io, Arlecchino – la mia prima opera da regista – e quelli del mio secondo”.

L’annuncio è stato dato sul palco del Terni Film Festival da Giorgio Pasotti, che domenica 7 novembre ha presentato Abbi fede, il suo secondo lavoro dietro la cinepresa che vede come protagonista lui stesso insieme a Claudio Amendola.

“Ho incontrato Claudio al Bar Olimpico di Roma, gli ho proposto questo ruolo (da neofascista appena uscito di prigione), facendogli leggere la sceneggiatura. Il giorno dopo ho ricevuto da lui una telefonata, pensando che volesse rifiutare la parte (che forse poco si adattava alla sua visione politica). E invece lui mi ha detto: “Tu sei un pazzo e io questo film lo voglio assolutamente fare!””, ha raccontato Pasotti.

Abbi fede, votato dal pubblico come film dell’anno, è un remake in chiave italiana della pellicola scandinava del 2005 Le mele di Adamo, le cui tematiche – a detta dell’attore divenuto famoso per Distretto di Polizia – “vengono affrontate con apparente ironia, ma mai con superficialità, e oggi sono molto attuali in Italia. Ecco perché le ho volute riprendere con la mia opera”.

Quarant’anni dalla visita di Giovanni Paolo II a Terni

Grande interesse ha suscitato anche “Lavoro e speranza”, un documentario, mostrato in anteprima assoluta al Terni Film Festival, realizzato dal progetto Innovater per celebrare i 40 anni dalla visita di Giovanni Paolo II nella città dell’acciaio.

Il video – ideato, su input del vescovo Giuseppe Piemontese, da Fabio Narciso ed Ermanno Ventura (presidente della Commissione diocesana Lavoro, Sociale e Giustizia) – rivivendo i passaggi più significativi del viaggio in città del Papa avvenuto il 19 marzo 1981, ha come obiettivo quello di sostenere il lavoro sul territorio ternano, in questa delicatissima fase di ripresa.

Chi quel giorno è riuscito a immortalare con il suo obiettivo il pontefice polacco è senza dubbio Enrico Valentini, che con il corto “Professione fotoreporter”, diretto da Luca Mannaioli (con musica di Emanuele Stracchi), ha ripercorso sessant’anni di scatti in Umbria a numerose celebrità del cinema: da Brigitte Bardot a Roberto Benigni, passando per Alberto Sordi, Federico Fellini, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Eduardo De Filippo, Luchino Visconti, Nino Manfredi, Gastone Moschin, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Gigi Proietti e non solo.

“Ho fatto tutto senza essere aiutato da nessuno e senza raccomandazioni. Quello che ho fatto io è una realtà inavvicinabile, perché conoscere questi grandi personaggi è una cosa che desideravo solamente io”, ha confessato Valentini, che ha collaborato con le più importanti agenzie di stampa italiane e internazionali, e il cui archivio conta più di 210mila fotografie.

L’inaugurazione ufficiale

Alla cerimonia solenne di inaugurazione della XVII edizione del Festival sono intervenuti il sindaco di Terni Leonardo Latini, l’assessore alla Cultura Maurizio Cecconelli, i consiglieri della Umbria Film Commission Daniele Corvi, Maria Rosi e Nicola Innocenti, la direttrice del cinema Politeama Barbara Travaglini, il presidente dell’Associazione San Martino (che da tre anni collabora con la kermesse) Francesco Venturini e la presidente della Commissione per la Cultura della diocesi di Terni ed direttrice dell’Istess Stefania Parisi, premiata con l’Angelo alla Carriera per aver fondato il Terni Film Festival nel 2005 e averlo portato avanti per 15 anni come direttrice generale.

“Una canzone per il Terni Film Festival”

Tra le tante novità di quest’anno troviamo “Una canzone per il Festival”, un concorso lanciato dalla direttrice di Istess Musica Marialuna Cipolla.

Si sono esibiti sul palco i tre finalisti: Emanuele Venturoli, con Cosa sarà, Silvia Corvasce, con Del domani chissà, e Joe Balluzzo, la cui Nonostante tutto è stata anche scelta come sigla ufficiale di questa edizione del Festival.

I tre brani verranno valutati dalla giuria musicale, composta da Emanuele Cordeschi, Fabrizio Longaroni e Antonia Pierleonardi, e il verdetto si conoscerà domenica 14 novembre.

Focus sull’Afghanistan

Ultimo ma non ultimo è stato il focus di particolare rilievo sulla situazione attuale in Afghanistan.

“Nella ventennale guerra che ha martoriato il paese (sporca e maledetta come tutte le altre), costata 2300 miliardi di dollari, sono morte 240mila persone, 5mila solo nei primi sei mesi del 2021. 30mila soldati statunitensi, di ritorno dal conflitto, si sono suicidati”, sono solo alcuni dei numeri forniti da Katia Malatesta, curatrice del focus.

Domani maratona di 12 ore al Cenacolo San Marco

Martedì 9 è prevista alle 15.30 in piazza del Popolo, davanti all’ingresso della Biblioteca Comunale di Terni, una straordinaria esibizione dal vivo del disegnatore Daniele Procacci con Visori Oculus VR.

Questi visori potranno essere utilizzati da chiunque vorrà per vedere film (in concorso) in realtà virtuale e aumentata all’interno della biblioteca da martedì stesso fino a venerdì compreso, dalle 16.00 alle 20.00. Basterà prenotarsi all’indirizzo mail cinema.istess@gmail.com.

La giornata sarà ulteriormente arricchita da un’incredibile maratona di cinema presso il Cenacolo San Marco. Da mezzogiorno a mezzanotte verranno proiettati numerosi cortometraggi, un documentario, un film fuori concorso e un altro in concorso, Neighbours di Mano Khalil. E alle 19 ci sarà pure un incontro con Andrea Morghen, direttore del Religion Today Film Festival, dal titolo Cinema, conflitto, diversità, convivenza.

IL PROGRAMMA COMPLETO DI MARTEDI 9 NOVEMBRE