La storia di Camilla, l’auto di Baglioni che Pompeo De Angelis fece incendiare
Divertente e serio, leggero e dotto. È La Camilla. Baglioni’s car, il saggio di Pigi Sbaraglia e Chiara Sabatini, dove la canzone d’autore incontra la passione per le auto d’epoca.
Storia della costruzione di una moderna mitologia, cui anche l’Umbria e Pompeo De Angelis, per quasi vent’anni responsabile di Istess Storia, hanno avuto un ruolo decisivo.
Il volume è stato presentato al Museo Diocesano venerdì 30 settembre alle ore 18, con un incontro che ha aperto la stagione degli incontri Istess 2022-2023.
A dialogare con i due autori è stata Paola Biribanti, responsabile di Istess Libri, e Stefania Parisi, presidente della Commissione cultura della Diocesi di Terni e per 22 anni direttrice dell’Istess.
Attraverso la Camilla, la mitica Citroën Due Cavalli di Claudio Baglioni, vera e propria icona di un’epoca, Pigi Sbaraglia – appassionato di automobili – e Chiara Sabatini, fan del cantautore romano, percorrono i turbolenti anni Settanta.
Il loro viaggio tocca anche Terni, la città di Pompeo De Angelis, che ha realizzato la copertina di Questo piccolo grande amore e fatto molto, molto altro.
“La Due Cavalli è nata come incrocio tra un trattore e un carretto. La progettarono per trasportare dai campi le uova senza romperle. È per questo che ondeggia e molleggia come nessun’altra vettura” spiega Pigi Sbaraglia. “È un libro scritto da due persone molto diverse, dai gusti spesso opposti, con un retroterra a volte anche lontano – gli fa eco Chiara Sabatini – Eppure ognuno di noi ha trovato la curiosità di entrare nel mondo dell’altro”.
L’incontro ha svelato anche le circostanze nelle quali la Camilla fu incendiata dallo stesso Claudio Baglioni nel corso di un film prodotto dalla Rai e diretto proprio da Pompeo De Angelis, che è stato – tra l’altro – fondatore della RCA, veste in cui lanciò lo stesso cantautore romano suggerendogli poi i versi di Piccolo grande amore.