Armatevi / Amatevi: palestinesi e israeliani insieme al Terni Film Festival. Omaggio ad Alessandro D’Alatri
Israele e Gaza si incontrano sul palco del Terni Film Festival. La kermesse diretta da Moni Ovadia, dedica l’intero pomeriggio di sabato 18 novembre al medio oriente, con focus su Iran, Iraq, Israele e Palestina.
La giornata si aprirà alle 9, quando Kasia Smutniak presenterà agli studenti delle scuole superiori Mur, il documentario sui profughi respinti al confine tra Polonia e Bielorussia, con cui ha esordito alla regia.
Alle 15.30 sarà la volta di We women survivors, dedicato agli stupri di guerra in Congo. Alle 16 il focus ci porterà in Iran, da cui arrivano i corti The Black Pomergate e Split Ends per arrivare alle 16.30 con i corti Qadr e Transit e l’incontro con Alessia Bertelli, funzionaria della Croce Rossa Internazionale a Baghdad, che racconterà le condizioni dell’Iraq a vent’anni dall’invasione americana, che ha scatenato disordini che hanno portato 300mila morti violente dal 2003 al 2021.
Alle 17.30 sarà infine il momento di Israele e Gaza: la regista israeliana Iris Zaki presenta Egypt, a love song che racconta la storia della sua famiglia, originaria dell’Egitto dove si conobbero suo nonno musulmano e sua nonna ebrea. Mohammed Almughanni, regista palestinese originario di Gaza presenta invece An Orange from Jaffa, cortometraggio ambientato in un posto di blocco israeliano.
“Iris e Mohammed hanno entrambi perso amici e persone care nel massacro che si sta consumando in questi giorni” commenta Arnaldo Casali, direttore dell’Istess. “In un momento in cui si aizza l’odio tra popoli e religioni, noi siamo particolarmente orgogliosi di parlare di pace, e di non farlo con due generici esponenti del mondo ebraico e musulmano, ma con due testimoni che stanno vivendo in prima persona la tragedia che noi commentiamo dai nostri salotti”.
Alle 20.30 si torna in Italia con i corti Strade marchigiane di Amedeo Gallo e Valentina Formisano, e Giardino Cielo e Terra di Paolo Consorti (che ritirerà anche l’angelo vinto due anni fa con il film Anime borboniche insieme allo sceneggiatore Guido Morra, tra i più importanti parolieri della canzone italiana) e Porta a porta di Martin Marini.
Alle 21.30 avrà inizio la serata dedicata ad Alessandro D’Alatri.
Tra i più grandi registi italiani e forse il più sottovalutato dalla critica (ma non dal pubblico), D’Alatri – scomparso il 3 maggio – è stato anche uno dei più grandi amici del Terni Film Festival, e l’artista più premiato in assoluto (con quattro Angeli vinti dal 2008 al 2018 e il Premio San Valentino nel 2022).
A rendergli omaggio sarà la famiglia – rappresentata dalla figlia Federica e la compagna Monica – i tanti amici, ma anche attori come Riccardo Rossi e Adriano Falivene (tra i protagonisti di Il commissario Ricciardi) ma anche gli organizzatori del festival cinematografico di Afragola, con cui – proprio nel nome di D’Alatri – il Terni Film Festival ha stretto quest’anno un gemellaggio.
La serata prevede la proiezione di alcuni degli spot pubblicitari girati insieme da Rossi e D’Alatri tra il 1985 e il 2000, del corto Amatevi/Armatevi prodotto dal Terni Film Festival, che vede lo stesso Alessandro D’Alatri presentare I Giardini dell’Eden al festival di Terni nel 2008, e del suo film di esordio: Americano Rosso, uscito nel 1991 e interpretato da Fabrizio Bentivoglio e Burt Young, anche lui recentemente scomparso.